Le bollette nel 2026 a San Benedetto del Tronto non saranno più emesse dal Comune ma da PicenAmbiente.
La bolletta dei rifiuti a breve verrà emessa dalla PicenAmbiente. Uno dei cambiamenti che comporterà il passaggio dalla Tari alla tariffa puntuale. Oltre al fatto che si pagherà anche in base alla quantità di indifferenziata conferita proprio per spingere a migliorare e aumentare la raccolta di carta e plastica.
La fatturazione
Una vera rivoluzione quella in atto presso la PicenAmbiente dove l’intero 2025 sarà impiegato nel reperimento della banca dati di tutta l’utenza per calcolare proiezioni ma soprattutto le prossime fatture dei rifiuti. I parametri dovranno essere fissati e recepiti all’interno del nuovo regolamento che dovrà essere approvato dal consiglio comunale entro settembre poi dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore il nuovo calcolo. In pratica i sambenedettesi pagheranno in base a come conferiranno i rifiuti.
Il calcolo
Ma come verrà calcolata la nuova bolletta? Tre saranno i parametri, di cui due già applicati oggi e uno nuovo che sarà introdotto. La fattura si calcolerà in base al numero dei componenti del nucleo familiare che occupa una casa, dalla grandezza dell’abitazione e quindi dai metri quadrati e infine dalla quantità di indifferenziata conferita. Minore sarà l’indifferenziata e di conseguenza maggiore la raccolta di carta e plastica e più leggera sarà la bolletta, al fine di premiare un corretto conferimento. Di
conseguenza in caso di indifferenziata maggiore la bolletta sarà più pesante. Ma non ci sarà un passaggio diretto dall’attuale Tari alla tariffa corrispettiva ma si passerà attraverso il tributo tariffa dove la bolletta sarà elaborata dalla PicenAmbiente ma l’incasso andrà al Comune.
Per la società partecipata non sarà una novità emettere le bollette visto che per la Tari già avviene in Comuni come Monsampolo, Acquaviva, Monteprandone e Castel di Lama. Ma la sperimentazione su San Benedetto sarà comunque il banco di prova. «Non partiamo da zero – spiega l’amministratore delegato Leonardo Collina – visto che abbiamo già esperienza in altri Comuni. Impiegheremo i prossimi mesi a elaborare e raccogliere tutti i dati». Un discorso a sé nella zona di viale De Gasperi dove insistono i grandi condomini e quindi dove non sono stati introdotti i mastelli. In questo caso si avranno i sacchetti con il codice da cui sarà possibile risalire all’utente che ha conferito quei rifiuti. Gli stessi sacchetti potranno essere ritirati attraverso la propria tessera sanitaria.
Articolo di Alessandra Clementi (corriereadriatico.it)