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Nell’area adiacente al centro commerciale Smeraldo in via Manara. durante le ore notturne qualcuno abbandona chili di sacchi di immondizia.

Da diverse settimane, nell’area adiacente al centro commerciale Smeraldo, situato in via Manara, si stanno verificando ripetuti episodi di inciviltà. Durante le ore notturne, qualcuno abbandona chili e chili di rifiuti, creando una situazione indecorosa che si ripropone quasi ogni mattina agli occhi dei lavoratori del complesso commerciale. Si trovano sacchi colmi di rifiuti di ogni genere, dai materiali domestici a quelli che potrebbero provenire da attività industriali o artigianali. Solo ieri, tra i rifiuti abbandonati, sono stati trovati addirittura dei pannelli in vetroresina, di cui non è stata identificata l’origine.

“Fino a poco tempo fa – raccontano le persone che operano all’interno del complesso commerciale e che dunque tengono sotto controllo la situazione giornalmente – c’erano dei grandi cassoni utilizzati da un supermercato, che ora ha chiuso. Con la sua chiusura, sono spariti anche i contenitori, che evidentemente venivano usati da qualcuno di esterno a questa zona per conferire i rifiuti. L’assenza di quei cassoni, però, non ha scoraggiato queste persone incivili, che continuano a venire qui, notte tempo, per depositare tutti questi rifiuti in mezzo alla strada”.

Nonostante la mancanza di cassoni, i responsabili di questi gesti sembrano continuare imperterriti, agendo indisturbati.

“Chi si comporta così – continua il racconto – probabilmente non si sposta a piedi o con un’auto normale, poiché, ad esempio, i sacchi abbandonati nell’ultima notte, tra domenica e lunedì, erano molto voluminosi. È più probabile che utilizzino un furgoncino per trasportare tutto questo materiale”. La situazione, ormai intollerabile, ha portato alla segnalazione alle autorità competenti.

È stata allertata la PicenAmbiente, e l’ispettore ambientale è già al lavoro per risalire all’identità dei responsabili di questo grave atto di inciviltà, nella speranza di fermare questo scempio che da troppo tempo si ripete senza sosta.

articolo di Emidio Lattanzi (ilrestodelcarlino.it)