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Il progetto di PicenAmbiente che aumenterà la raccolta differenziata: si ricicleranno scarpe da tennis, palline da tennis e copertoni di biciclette

Presentato ufficialmente ogg 28.10.2024 i a San Benedetto del Tronto, il progetto “Costruisci la tua strada” promette di rivoluzionare la raccolta differenziata dei rifiuti sportivi nei ventotto comuni serviti da PicenAmbiente, un’iniziativa nata dalla collaborazione con Eso Sport e Marche a Rifiuti Zero.

L’obiettivo è ambizioso: recuperare scarpe sportive, palline da tennis e padel, nonché camere d’aria e copertoni di biciclette per dare loro nuova vita attraverso il riciclo, creando pavimentazioni anti trauma per parchi giochi e piste di atletica.

Rolando Rosetti, presidente di PicenAmbiente, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa come un passo avanti nelle politiche di raccolta differenziata: «Oggi introduciamo un’evoluzione della raccolta differenziata che inizierà su San Benedetto e poi, nelle settimane successive, sugli altri ventotto comuni che sono nostri soci. Il progetto prenderà il via nel 2025 e consiste nel riciclo mirato di scarpe da tennis e da ginnastica, palline da tennis e da paddle, copertoni di camere d’aria e biciclette».

Rosetti ha inoltre evidenziato come la collaborazione con le scuole possa giocare un ruolo chiave: «A noi interessa molto il rapporto con le scuole, perché è lì che possiamo costruire un futuro ecologico ed economico».

Un impegno per l’ambiente e il territorio

L’iniziativa si articola in vari canali di raccolta: i rifiuti saranno prelevati non solo dai circoli sportivi (sono dodici nel territorio di riferimento) e dai negozi specializzati (sono quattordici), ma anche dalle scuole coinvolte nel progetto Eco Schools, mirato a sensibilizzare studenti e famiglie. Come dichiarato da Antonio Spazzafumo, sindaco di San Benedetto del Tronto: «È un progetto interessante perché si parla di recupero. È un progetto sano e giusto che prevede il recupero di materiale che va in disuso e che trova una nuova vita tramite altri prodotti».

Questo progetto pilota, della durata triennale, punta a trasformare un notevole quantitativo di rifiuti sportivi in materia prima secondaria, utilizzata poi per realizzare pavimentazioni destinate agli impianti sportivi locali.

Fabio Sturani, rappresentante di Eso Recycling (che per questa iniziativa ha dato vita ad Eso Sport), ha messo in luce la dimensione del problema: «In Italia si buttano circa 32 milioni di scarpe da ginnastica ogni anno, e il 90-95% finisce nell’indifferenziata. Eso Recycling è una società del territorio, con sede a Tolentino, e lavora a livello nazionale per recuperare questi materiali».

Una prospettiva innovativa per un futuro sostenibile

Il progetto si propone di generare un cambiamento culturale, incentivando una mentalità di riuso e recupero. Sabrina Petrucci di Marche a Rifiuti Zero ha concluso l’incontro esprimendo entusiasmo per l’iniziativa: «È un progetto innovativo e rivoluzionario perché si lavora per togliere il rifiuto dalla strada coinvolgendo l’industria, che spesso tende ad essere assente da questo discorso. Noi, come Marche a Rifiuti Zero, cerchiamo di fare sensibilizzazione e promozione per questo tipo di attività».

Il valore del riciclo per la comunità

Uno dei rifiuti di maggiore impatto sono le scarpe da ginnastica e le sneaker, come ha spiegato Leonardo Collina, amministratore delegato di PicenAmbiente: «Lì, in termini di “peso”, ci sono numeri importanti come produzione di rifiuti che togliamo dall’indifferenziata, e per questo partirà un’attività di sensibilizzazione nelle scuole, indirizzata sia agli alunni che ai professori e ai genitori». I contenitori saranno installati nelle scuole, affinché i ragazzi possano conferire facilmente i loro vecchi accessori sportivi.

«Il concetto è che allunghiamo la vita di questi rifiuti. Dobbiamo far capire che una scarpa rotta o bucata non è inutilizzabile, ma può diventare parte di un parco pubblico o di arredi urbani», ha aggiunto Collina.

Il progetto “Costruisci la tua strada” rappresenta così un passo concreto verso un approccio più sostenibile e attento al riciclo, un’opportunità di dare nuova vita a materiali che altrimenti finirebbero in discarica, con un impatto positivo per la comunità locale e l’ambiente​

Articolo di Emidio Lattanzi (lanuovariviera.it)